- Torino, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani de 2 a 5 febbraio 2023
- Fiorenzuola d’Arda, Teatro Verdi aprile 2023
Di Stefano Dell’Accio e Nino D’Introna
Con Stefano Dell’Accio
Regia Nino D’Introna
Scene Lucio Diana
Musiche e universo sonoro Alan Brunetta
Costumi Roberta Vacchetta
Trasformazioni a cura di Studio Mutazioni/Michele Guaschino
Responsabile tecnico, luci e suono Alberto Fontanella
Fondazione TRG / Sciara Progetti Teatro / CIE Nino D’Introna
Chiuso in un appartamento poco prima di traslocare a causa del lockdown, un personaggio parla con se stesso ma anche con il mondo esterno. Lontano dalla sua città per impegni di lavoro e dalla sua compagna che gli confiderà di essere incinta, gioca per vincere la solitudine e l’impossibilità di uscire.
Qualsiasi elemento concreto o sonoro diventa pretesto per reagire e immaginare altre vite.
In questo isolamento forzato, come un moderno Geppetto, “costruisce” un imprevedibile rapporto tra genitore figlio/a, attraverso un gioco teatrale, in cui la favola di Pinocchio accade, quasi involontaria, citata; mentre sullo sfondo si susseguono buffe, le dinamiche che tutti abbiamo vissuto durante l’isolamento. Tra videochiamate, canzoni sul balcone e incidenti della vita quotidiana, questo futuro padre, sperimenterà la complessità e la bellezza di un nuovo rapporto, di una paternità sognata e una libertà ritrovata. Un attore. Solo. Pochi elementi scenici che caratterizzino l’interno di un appartamento pronto per un trasloco, Suoni e interventi sonori esterni. Musica. Un gioco di luci sobrio ma preciso. Elementi scenici al servizio del gioco d’attore. Alcuni momenti di teatro d’oggetto. Una recitazione ludica, comica, poetica.
Concezione e regia : Nino D’Introna
Con : Angelique Heller e Helene Pierre
Universo sonoro e musica : Patrick Najean
Direttore tecnico : Michael Jayet
Tecnico luci : Antoine Thibault
Stagiare video : Mickael Arnoux
Collaborazione ai costumi : Roberta Vacchetta
Collaborazione alla creazione luci : Agostino Nardella
Produzione : Cie Nino D’Introna
Coproduzioni : Ville de Cermont Ferrand/Graines des Spectacles, La Maison des Arts du Lac Leman(Thonon),la CCMHV (Modane).
Collaborations : Theatre Jean Marais de Saint Fons (Lyon) e la Fonazione Teatro Ragazzi e Giovai (Torino/Italia)
“La mia generazione è cresciuta insieme a muri che crollavano, le nuove generazioni insieme a muri che ricrescono”.
Ho così deciso di sviluppare questa considerazione e proporre uno spettacolo, senza moralità né pregiudizi, a giovani e a adulti, nel quale due personaggi, due essere reali e astratti al tempo stesso, si ritrovano, costruiscono, distruggono e vivono davanti e attorno a un muro.
Oggetto – riferimento essenziale dello spettacolo, questo muro sarà il perno drammaturgico per sviluppare tutte le contraddizioni e le possibilità di relazioni umane che esso scatena.
Un muro è una divisione, una chiusura, una barriera di comunicazione ma anche una difesa.
I due personaggi, con l’aiuto della luce, il silenzio o la musica e un video che trasforma la natura del muro, costruiranno lentamente un mondo di relazioni, tra conflitto e amore, comico e tragico, poetico e fantastico.
Il nostro obbiettivo sarà quello di sollecitare il pubblico per vivere “un’esperienza”, questa complessa emozione che ci attraversa quando ci si ritrova di fronte a un muro, quando lo si vede costruire o abbattere.
Ieri, come oggi, o domani , quando noi non ci saremo più ma i muri forse sì.
Nino D’Introna